I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
Lo scorso 22 dicembre sono stati firmati i nuovi LEA da parte dei ministri competenti e anche da parte del ministro dell’economia Padovan. Degno di nota che il DPCM sui nuovi livelli essenziali di assistenza non necessita di esame da parte del Consiglio dei Ministri.
Numerose sono le prestazioni sanitarie che saranno garantite ai cittadini con l’ingresso dei nuovi LEA: dalla revisione dell’elenco delle malattie rare all’aggiornamento dell’elenco delle malattie croniche; dall’adroterapia per la cura dei tumori allo screening neonatale per le malattie metaboliche ereditarie; l’introduzione di nuove patologie esenti e abolizione di vecchie prestazioni obsolete.
Con l’approvazione del decreto, oltre a riconoscere nuove patologie, si ha diritto a numerose prestazioni in via gratuita o con il pagamento del ticket sanitario. sono garantite le prestazioni assistenziali ospedaliere ordinarie in presenza di patologie acute che necessitano di assistenza medico-infermieristica prolungata, osservazione medico-infermieristica per 24 ore ed immediata accessibilità alle prestazioni stesse. La norma elenca nello specifico le diverse prestazioni e terapie garantite, incluse la terapia del dolore e le cure palliative, o di specifici controlli clinici e strumentali.
Dal 2017 nuove prestazioni entreranno a far parte di questo elenco, tra cui la fecondazione artificiale,118 patologie rare finora escluse, o patologie divenute comuni la celiachia e il trattamento dell’autismo, inclusa, per quest’ultima, la diagnosi precoce, la cura e il sostegno alla famiglia per le attività di integrazione nella vita sociale; Inclusi nei Lea anche i nuovi vaccini come l’anti-Papillomavirus, che sarà esteso anche ai maschi, l’anti-Pneumococco e l’anti-Menincococco.
Data l’estensione delle prestazioni garantite ai cittadini dai nuovi Lea, che rappresentano una netta inversione di tendenza da parte del Ministero dopo il decreto sull’appropriatezza di inizio anno che prevedeva il taglio di 203 prestazioni, rimane da valutare il reale impatto sui Ticket sanitari.
In fase di esame del decreto, infatti, le competenti Commissioni dei Camera e Senato hanno messo in guardia sulle coperture, ipotizzando un possibile aggravio della spesa per i cittadini che potrebbero essere chiamati a contribuire alle prestazioni per oltre 18 milioni di euro.
Aumenti della spesa complessiva per le famiglie che potrebbero derivare anche dall’esclusione dai LEA di alcune patologie particolarmente diffuse come l’ipertensione, per la quale le prestazioni non sono previste quando questa non comporti gravi danni d'organo.