Sabato 2 dicembre alle ore 21 all'ospedale Molinette, nell'Aula Magna A.M. Dogliotti in corso Bramante 88 a Torino, alle ore 21 si svolgerà una serata dedicata alla promozione ed alla divulgazione della conoscenza delle cure ospedaliere a domicilio. Si tratta di una utile e inedita iniziativa destinata a crescere e a diffondersi sempre di più. A questo scopo per permettere la conoscenza di questa realtà, verrà offerto un concerto che permetterà di scoprire la possibilità di ricevere cure ospedaliere a domicilio, a favore dei pazienti di qualsiasi fascia d'età.
L’ospedale prolunga la sua estensione, entrando nelle case dei pazienti impossibilitati a muoversi, offrendo loro le stesse cure e lo stesso personale che li avrebbe curati fra le mura ospedaliere. Si tratta di una rete integrata di volontari e di professionisti che assicurano a tutti quei malati che dovrebbero trascorrere periodi molto lunghi in
ospedale, che sovente causano ricadute negative in termini di qualità di vita e di perdita di autonomia, che ora avranno la possibilità di ricevere l' "Ospedale a Casa". La serata, ad ingresso ed offerta liberi, sarà allietata da due band, la prima, la " Nasi Swing Band, anima dell'associazione " Mondo d'Arte ", si è costituita nel 1995 con l'obiettivo di accogliere al suo interno organizzazioni artistiche di qualsiasi genere. E' una classica formazione a sezioni di 16 elementi, tipica delle Big band. La sua vocazione è l'esecuzione di musica swing degli anni 30 e 40, anche se non disdegna rivisitazioni di quella italiana, in particolare di Buscaglione. Da un paio d'anni la band ha affrontato generi musicali diversi e la sua nuova connotazione può essere riassunta nello slogan "Nasi Swing Band quando la Swing era incontra il Surf ed il Rockabilly". Completano la band una voce femminile maschile e naturalmente il direttore, il trombonista, tastierista, chitarrista, bassista, Alberto Borio.
La seconda, la Midnight Hour Band, gruppo dell'underground torinese nato nel 2014 dall'idea di riscoprire un vecchio black sound da reinterpretare per dare vita a colori immagini ed emozioni. Formata da 10 elementi, sezione ritmica di basso, batteria chitarra che si sposano perfettamente con una sezione di fiati tromba, trombone con discreta esperienza sul campo, il tutto mescolato ad innovativo sound di piano e keyboard, che fanno da base supporto al viaggio musicale dell'equilibrati dinamico quintetto di voci.
Sono due le associazioni che promuovono l'evento la prima prende il nome di "Promozione dell'ospedale a casa". Ha come scopo la promozione della conoscenza delle cure a domicilio, in particolare della possibilità di ricevere cure ospedaliere a domicilio, e della diffusione di questa metodolfogia di lavoro a favore dei pazienti di qualsiasi fascia di età. L'associazione, la cui presidente è l'infaticabile Laura Scarzello, svolge attività di documentazione, studio, ricerca, informazione, formazione consulenza, promozione morale e sociale, promozione dei necessari interventi per fare delle cure ospedaliere a domicilio.
La seconda è rappresentata dall'Unità Radiologica Volontaria (URV), una ONLUS costituitasi nel 2014 da
parte di professionisti dell'area radiologica. Ha progettato e realizzato la postazione di assistenza sociosanitaria (PASS), il cui scopo è quello, in caso di catastrofe, di grave emergenza, ad esempio un terremoto, di supplire le funzioni normalmente svolte dal servizio sanitario nazionale, assicurando per tutta la fase di ripristino della normalità le prestazioni di ordinaria e quotidiana necessità. Il PASS è gestito da un'equipe multidisciplinare di professionisti, costituita dal medico di medicina generale, il pediatra, l'infermiere, l'assistente sociale, lo psicologo, il farmacista, il tecnico sanitario di radiologia e il mediatore transculturale ed è in grado di garantire gli stessi standard di qualità delle situazioni di normalità.
Perché l'ospedale a casa? Secondo il professor Fabrizio Fabris, la conoscenza su dove una persona anziana deve essere sistemata, è essenziale, ma la scelta dovrebbe essere sempre fatta in rispetto al principio fondamentale "che, a casa, è meglio, quando possibile.
E' crescente il numero di persone malate che hanno bisogno di cure, che solo l'ospedale può fornire e che dovrebbero vivere in ospedale periodi molto lunghi della loro vita, con ricadute spesso negative in termini di qualità di vita, quali un aumentato rischio iatrogeno, perdita di autonomia, e che invece possono trarre beneficio di ricevere l'ospedale a casa.
Un evento a cui non mancare dunque per apprendere una nuova modalità di affrontare il disagio della malattia da cui, ciascuno di noi, potrà trarre un notevole beneficio. Un evento che offre la possibilità di diventare divulgatori di un'autentica nuova benefica realizzazione della moderna sanità che, nonostante le difficoltà incontrate, specie quelle economiche, non ha mai terminato la sua continua ed incessante evoluzione.