SEGUI I NOSTRI FEED
SEGUICI SU GOOGLE+
Reg. Stampa num.22 del Tribunale Ordinario di Torino - 11 Marzo 2011
LE PIU' LETTE DEL MESE LE PIU' LETTE DELLA SETTIMANA
Cerca nella rivista
Lettere al Direttore
Invia la tua e-mail al nostro Direttore massimocalleri@aruba.it
Oppure scrivendoci all'indirizzo
CIVICO20 NEWS
C.so G. Cesare 3
10152 Torino
Lavoro in Italia: i paradossi
Certificare un dato certo in un Paese dove nemmeno il numero dei morti e’ attendibile
I più letti di oggi
Home | Cronaca | Cronaca Nazionale
Polemiche sui disabili e scarsa organizzazione: quello che non si è detto sulla kermesse moncalierese di fine estate.
Print version Versione Stampa Solo testo Solo testo
Email to a friend Manda via mail ad un amico
Il "punto di vista" dell'area disabili al concerto dei Subsonica
Grandezza Font: Decrease font Enlarge font

Venerdì si è chiusa la consueta rassegna musicale estiva a Moncalieri, ma quest’anno più degli altri, i moncalieresi hanno avuto tanto di cui parlare e purtroppo non in bene.

Premesso che chi mi segue sa che sostengo e promuovo ogni iniziativa musicale in giro per l’Italia, di grandi o piccole dimensioni, quest’anno, invece, vorrei  parlare in modo “diversamente abile” della manifestazione e dare sfogo al “vox populi”.

 

Prima riflessione che raccolgo dai posts pubblicati sui socials e che fanno sorgere una domanda, alquanto spontanea: con quale metrica (alternativa di ritmica, senza “k”), l’organizzazione dell’evento moncalierese di fine estate ha contato gli spettatori presenti ai concerti?

Al di là dell’auto celebrante, narcisistico e sicuramente gonfiato sbandieramento di cifre (20.000 per Fedez & J-Ax, 20.000 per Antonello Venditti e, udite udite, ben 30.000 per i Subsonica), rimangono seri dubbi sulle presenze effettive ai tre eventi proposti quest’anno.

Le cifre stimate non hanno un riscontro oggettivo, in quanto l’ingresso non era presenziato da addetti con il contapersone e la capienza delle zone ospitanti i concerti (sia al 45° Nord, sia al Foro Boario) non possono umanamente raggiungere tali cifre, a meno che gli spettatori non si posizionino uno sopra l’altro.

 

Seconda riflessione che riguarda il traffico: i due concerti al 45° Nord hanno registrato relativamente pochi problemi di viabilità, anche perchè l'area è dotata di diverse vie di fuga. Il concerto dei Subsonica invece è stato un delirio. Qualcuno ha avuto la bella idea, senza informare preventivamente i cittadini, di bloccare completamente il traffico nell'area di Borgo Mercato (dalla rotonda di Via Juglaris fino a quella di Viale Stazione Sangone): si è venuto a creare così un ingorgo pazzesco che ha provocato non poche difficoltà ai residenti in zona. Risultato: caos indescrivibile, clacson strombazzanti, auto parcheggiate ovunque e centralino dei Vigili staccato.

Terza riflessione:  il servizio di security e soprattutto, “qui prodest” tale servizio?

Mi spiego meglio: il servizio di sicurezza è un servizio pro o contro gli spettatori? Queste persone sono assoldate affinchè tutto si svolga nella tranquillità, parlo quindi dell’affluenza controllata alla zona del palco e della tutela degli spettatori?

Il servizio è un coordinamento di tutti gli aspetti della sicurezza che si integra con le autorità competenti, come vigili del fuoco, forze dell’ordine, croce rossa?

Il servizio è mirato anche a gestire i parcheggi ed il traffico?

Il servizio di security, infine,  è invece un servizio esclusivamente mirato alla tutela degli artisti?  

 

Le obiezioni appena citate non vogliono essere una provocazione gratuita ma sono il frutto di una settimana di ricerche che ho svolto personalmente e di testimonianze raccolte durante gli eventi e quello che non tutti sanno è che tutto questo è regolamentato da un Decreto del Ministero dell'Interno del 6 ottobre 2009 e successive modifiche, decreto che regolamenta I requisiti, ma soprattutto i comportamenti degli addetti alla sicurezza di locali, eventi e manifestazioni

 

La ventesima edizione della kermesse moncalierese, passerà quindi alla storia non tanto per le (presunte) presenze, ma per la maleducazione e l’incompetenza degli addetti alla sicurezza, nonché per il modo semplicemente barbaro con cui sono state trattate le persone diversamente abili, di cui parlerò a breve.

 

Partiamo dall’inizio: concerto di Fedez e J-Ax, 7 Settembre:

Non ci sono i bagni ...mi hanno detto che se ho bisogno devo andare al bar!”.

Area disabili invasa da spettatori abili. Le persone in carrozzina non vedono nulla perchè la loro visuale è completamente coperta.

 

Concerto di Antonello Venditti, 9 Settembre:

 Non ci sono i bagni!” (repetita iuvant).

Area disabili affollata ma da utenti autorizzati e rispettivi accompagnatori. Le persone continuano a non vedere nulla perchè sono posizionate talmente a margine da non aver prospettiva del palco.

 

Concerto Di Subsonica, 16 Settembre:

Traffico: "E' tutto bloccato a borgo mercato .... ma siete matti a chiudere tutto in un'ora di punta!? Si sta' creando un ingorgo pazzesco ma avete valutato le conseguenze ??? Si sta' intasatando anche il l traffico verso Nichelino".

21 bagni prefabbricati intorno al piazzale, 4 bagni più 1 per disabili lato destro del palco.

 Area disabili occupata solo da utenti autorizzati. La visuale rimane pessima anche perchè l'area è posizionata nell'unico avvallamento presente nel piazzale.


Il “cambiamento”, benchè minimo, è diretta conseguenza, dell’insulto rivolto da un vigilantes ad una persona disabile, prima del concerto di Fedez & J-Ax: il quotidiano torinese “La Stampa” ha pubblicato un articolo con un breve riepilogo dei fatti, una breve intervista con un addetto all’accompagnamento delle persone diversamente abili ed una altrettanto breve replica (con scuse) da parte di un rappresentante dell’organizzazione.

La brevità ha causato l’omissione di qualche piccolo particolare, come scoprirete fra poco.

 

Anche in questo caso, Civico20 News ha voluto vederci più chiaro: quella che segue è un’intervista esclusiva con Raffaele De Santis, presidente e fondatore della Associazione Santa Monica ONLUS, che era presente ai fatti, anche in qualità di accompagnatore.

 

Raffaele, raccontiamo la verità, quello che è successo effettivamente al concerto di Fedez e J-Ax.

Mesi prima di questo evento abbiamo contattato via mail l’organizzazione, facendo presente che c’erano dei disabili e chiedendo se c’era uno spazio dedicato a loro e se c’era la possibilità che gli artisti incontrassero i ragazzi. Devo dirti che sono molto pochi gli artisti che si prestano ad incontrare i ragazzi, ma questo è un altro discorso. L’organizzazione ha risposto che non c’erano problemi  di nessun genere. Il giorno del concerto (7 Settembre, ndr), appena arrivati ci siamo resi conto che l’area disabili era invasa da persone che non dovevano esserci, abbiamo notato che la vigilanza continuava a far entrare amici, parenti e cugin. Inoltre,  era stato allestito un solo bagno mobile, per l’area vip e quindi non accessibile al pubblico. Abbiamo avuto degli scontri già per accompagnare i ragazzi in bagno, ma il problema maggiore è stato, ripeto, che la vigilanza continuava a far entrare gente  che non poteva e non doveva stare nell’area disabili. I nostri ragazzi continuavano ad essere spinti verso le transenne tanto che una mamma con un bambino di otto anni, munito di un catetere, si è lamentata con la vigilanza stessa, ed ha chiesto di spostare il figlio sotto il palco, dove di norma dovrebbero stare i disabili. La vigilanza si è assolutamente rifiutata, la carrozzina continuava ad essere spinta verso le transenne: la madre ha alzato la voce, visto che il figlio correva il rischio di essere schiacciato contro le transenne, al che la vigilanza, anzi un vigilante ha risposto, “…non bastano questi disabili di merda, ci si mettono anche i genitori a rompere i coglioni…”.

Citazione testuale.

Citazione testuale.

Vai avanti, per favore.

Il problema seguente è stato che la mamma è andata addosso alla vigilanza riuscendo a bloccare il vigilante, alcuni altri genitori l’hanno seguita, con intenzioni assai poco pacifiche, per fortuna sono intervenuti i Carabinieri di Moncalieri, in modo tempestivo. Noi abbiamo fatto presente il problema, sottolineando soprattutto che l’area disabili non era più tale, voglio ribadire che la vigilanza continuava a far entrare amici, parenti e cugini, e raccontando del grave insulto rivolto al bambino ed alla madre.

i militari sono intervenuti spostando d’autorità i nostri ragazzi sotto il palco.

Qualcuno ha detto e scritto che persone in quelle condizioni è meglio che se ne stia a casa (La Stampa non ha riportato che l’insulto è stato rivolto ad un bambino di otto anni, ndr).

I nostri ragazzi, e dico “nostri”, perché li sento tutti come miei, una famiglia allargata, hanno le loro passioni, amano i loro artisti, come tutti. Il fatto che sia intubato, che si serva del catetere o che sia paralizzato, non è e non deve essere penalizzante. Lasciarlo a casa vuol dire emarginarlo ancora di più. Quello che abbiamo sentito è cattiveria e basta. Questi ragazzi vogliono, devono uscire di casa. Ma ti dico una cosa ancora più grave: i due artisti non si sono fatti vedere, nonostante fosse stato sollecitata all’organizzazione la richiesta di incontro. Per quanto riguarda l’omessa età del bambino, c’è un verbale dei Carabinieri che parla chiaro.

Qualcuno ha detto e scritto che c’erano troppi accompagnatori per ogni disabile e che il sovraffollamento dell’area dedicata è stato provocato proprio da questo.

Il nostro gruppo era formato da dodici disabili ed eravamo tre e dico tre accompagnatori. Punto. il problema del sovraffollamento, ripeto e ribadisco è stato causato da chi era nell’area e non doveva esserci. Gente fatta entrare dai vigilantes. Permettimi di aggiungere che nonostante avessimo concordato di far incontrare i ragazzi e gli artisti, sempre la vigilanza si è messa di mezzo, impedendo che ciò avvenisse, mentre tutto la staff della manifestazione si è fatta le foto con i due musicisti. Ditemi voi, se è corretto che un bambino di otto anni assista a tutto questo.

Curiosità personale, visto che ho fatto servizio d’ordine per anni, i vigilantes di cui parli erano tutti col fisico da lottatore di wrestling, cosa che va molto di moda?

Guarda, fisico a parte, la vigilanza deve farla sull’artista, ma non può farla sul disabile perché non è qualificata in materia. Non oso pensare se fosse successo qualcosa ai nostri ragazzi.

Con Venditti invece com’è andata?

Sono riuscito a rintracciare  il commercialista del cantante  che mi ha messo in contatto con il manager, persona veramente squisita. Gli ho spiegato il problema, sottolineando che ci è stato riferito che Fedez e J-Ax non hanno voluto incontrare i ragazzi disabili nonostante fosse stato programmato e concordato. Gli ho chiesto se era possibile un incontro con l’artista: non se l’è fatto dire due volte, tanto che Venerdi (9 settembre, ndr), alle ore 21,00 abbiamo avuto una bellissima serata, dove i ragazzi hanno potuto incontrare il loro beniamino. Antonello Venditti si è dimostrato un signore, in tutti i sensi. Cosa non da tutti.

Vedi, basta davvero poco per regalare un sorriso. E non accetto neanche le scuse dell’organizzazione dopo il fatto: non doveva succedere, non c’è altro da dire.

Vorrei aggiungere che quanto è successo al concerto di Fedez e J-Ax e la risonanza che ha avuto sul giornale torinese, mi ha creato parecchi problemi con l’altra associazione con cui collaboro (“Le nuvole”, ndr). Hanno dichiarato che sono stato troppo impulsivo e che si poteva evitare. Scusate ma io non posso stare zitto quando una persona adulta insulta un bambino.

Permettimi, anche quando un maggiorenne insulta un maggiorenne disabile, credo non ci siano differenze.

Si, questo è vero, ma l’insulto rivolto ad un bambino è ben più grave. Inaccettabile. Non ho potuto tacere e lasciar perdere: vorrebbe dire che tutto quello per cui ho lottato, in prima persona, è stato inutile.

 

Questo è quanto.

Chi scrive, come già sottolineato, presente ad entrambi i concerti tenutisi nel parcheggio del 45° Nord, ha potuto verificare come l’area riservata alle persone diversamente abili sia stata posizionata sopra una aiuola, solitamente adibita a spartitraffico, alla sinistra del palco: posizione che ha causato non pochi problemi logistici e di movimento delle carrozzine, con un angolo di visione davvero pessimo.

 

Non è andata meglio, come già evidenziato in precedenza, nel parcheggio dell’Ex Foro Boario, location scelta per il concerto dei Subsonica: zona riservata ai diversamente abili, sempre alla sinistra del palco, con la visuale quasi completamente coperta (la foto non lascia spazio ad interpretazioni).

 

Che dire: #stendiamounvelopietoso.

 

Ma non è finita qui: gli addetti alla sicurezza, o servizio d’ordine, se preferite, hanno avuto modo di distinguersi anche in un’altra occasione, prima del concerto di Antonello Venditti.

Mi racconta Manuela C: “Mi sono recata al 45° Nord prestissimo, perché volevo essere in prima fila. Ho assistito a decine e decine di concerti e so come funziona, ma sono stata obbligata, insieme a parecchi altri, ad aspettare per quasi due ore prima di poter entrare nell’area del concerto, senza nessun apparente motivo. Quando, dopo più di un’ora di attesa, ho chiesto spiegazioni ad uno della vigilanza, questo mi ha risposto: “…ma cosa pretendi, in fin dei conti questo è un concerto gratuito…”. Sono rimasta allibita”.

 

Anche questo è quanto.

Posso solo ribadire: #stendiamounvelopietoso.

 

Ultima nota a latere: tutte le manifestazioni hanno visto un grandioso dispiegamento di forze da parte della Polizia Municipale. Sinceramente non immaginavo che il Corpo contasse così tanti addetti, visto che in una giornata normale, bisogna cercarli con il lanternino, da Moncalieri alle borgate.


Ringrazio Roberto Troisi (www.troisiphoto.com) per il prezioso “click” di copertina.

 

Stay always tuned !!!

 

Redazione
Fabio Mandaglio

Fabio Mandaglio

Consulente informatico e WebMaster
349/6466003
fabiomandaglio78@gmail.com
Massimo Calleri

Massimo Calleri

Direttore Responsabile di CIVICO20NEWS
Mauro Bonino

Mauro Bonino

Redattore Civico20News
Vito Piepoli

Vito Piepoli

Redattore CIVICO20NEWS
Milo Julini

Milo Julini

ViceDirettore CIVICO20NEWS
Carlo Mariano Sartoris

Carlo Mariano Sartoris

Redattore Civico20News
Francesco Rossa

Francesco Rossa

Presidente Onorario e Editorialista CIVICO20NEWS
Giancarlo Guerreri

Giancarlo Guerreri

Direttore Editoriale CIVICO20NEWS
Enrico S. Laterza

Enrico S. Laterza

Redattore per l'Editoriale
Maria Luciana Pronzato

Maria Luciana Pronzato

Redattore CIVICO20NEWS
Civico20News Redazione

Civico20News Redazione

L'Editoriale

L'Editoriale

Marco Zaia

Marco Zaia

Collaboratore CIVICO20NEWS
Gianfranco Piovano

Gianfranco Piovano

Redattore CIVICO20NEWS
Giovanni Tasso

Giovanni Tasso

Collaboratore CIVICO20NEWS
Pietro Cartella

Pietro Cartella

Redattore CIVICO20NEWS
Liliana Carbone

Liliana Carbone

Redattore Civico20News
Domenico Bonvegna

Domenico Bonvegna

Le firme di Civico20
Massimo Centini

Massimo Centini

Le firme di Civico20
Elio Ambrogio

Elio Ambrogio

Redattore CIVICO20NEWS
Armeno Nardini

Armeno Nardini

Redattore CIVICO20NEWS
Luca Fiore Veneziano

Luca Fiore Veneziano

Redattore CIVICO20NEWS
Patrizia Lotti

Patrizia Lotti

Le firme di Civico20
Chicca Morone

Chicca Morone

ViceDirettore CIVICO20NEWS
Andrea Elia Rovera

Andrea Elia Rovera

Caporedattore CIVICO20NEWS
Alberto Rizzo

Alberto Rizzo

Le firme di Civico20
Ezio Marinoni

Ezio Marinoni

Redattore CIVICO20NEWS
Andrea Farina

Andrea Farina

Le firme di Civico20
Sergio Audasso

Sergio Audasso

Redattore CIVICO20NEWS
Chiara Rota

Chiara Rota

Collaboratore CIVICO20NEWS
Luca Rosso

Luca Rosso

Collaboratore CIVICO20NEWS
Silvia Licata

Silvia Licata

Le firme di Civico20
cron
CIVICO20 NEWS
Reg. Stampa num. 22 del Tribunale Ordinario di Torino - 11 Marzo 2011

REDAZIONE/CONTATTI
Lettere al Direttore: massimocalleri@aruba.it
Telefono: 320/186.15.23
339/183.51.20
WebMaster: info@fabioemme.it
Telefono: 349/64.66.003

© Copyright 2010 - ASSOCIAZIONE CULTURALE "BORGO DORA - I RESIDENTI DI TORINO"
All rights reserved.

Sito realizzato da - FABIO EMME / Multimedia & Web Solutions