RIETI - La terra ha tremato un altro centinaio di volte nella notte, secondo le informazioni di dettaglio dei sismografi. La più forte, di magnitudo 4.5, è stata registrata alle 5.17, con epicentro tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La popolazione l'ha avvertita chiaramente tra le regioni di Marche e Lazio.
In base ai dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a circa 10 km di profondità. Nel cuore della mattina, intanto, sono riprese le ricerche di eventuali superstiti ancora sotto le macerie. I morti sono saliti ad almeno 247 unità in base ai dati ufficiali.
Ci sono intanto un centinaio di sfollati nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione civile ad Accumoli. Nel campo, ha riferito l'Ansa questa mattina, è al lavoro un'ottantina volontari. Altri due centri sono in corso di allestimento: "Siamo costretti ad aprire piccoli centri a causa della vastità e dell'estensione dell'area dei danni", ha affermato uno dei responsabili della Protezione civile.
Accumoli non si presenta devastata come altre località della zona, in particolare Pescara del Tronto, ma la quasi totalità delle case è fortemente danneggiata e a rischio crollo. In questo senso i disagi della popolazione sono ovviamente molto pronunciati. Ieri, tramite le parole del premier Matteo Renzi, Roma ha promesso aiuti con tutte le forze disponibili in campo.
7.45 - Il numero complessivo delle scosse registrate finora (incluse le altre cento della scorsa notte, vedi sopra) sono state più di 300, secondo un'evoluzione che rientra nella norma. "Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti", ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell'Istituto Nazionale italiano di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Oltre la metà delle scosse avvenute nella notte hanno colpito la zona di Rieti, con una cinquantina di terremoti di magnitudo compresa fra 2 e 3. La replica più forte, di magnitudo 4.5 è arrivata alle 5:17 e ha colpito il reatino.
7.08 - La prima notte dopo il terremoto è stata "una notte normale", come l'ha definita Gianni Scamuffa, responsabile del campo di Pescara del Tronto, frazione di Arquata in provincia di Ascoli Piceno. Nel centro marchigiano sono stati oltre un centinaio coloro che hanno scelto le strutture messe a disposizione dalla Protezione civile. Altri hanno invece dormito nel palazzetto di Amatrice o nelle tende portate ad Accumoli. Nelle zone la temperatura si è mantenuta su livelli accettabili anche la notte. Quasi tutti sono quindi riusciti a dormire, pur nelle sistemazioni di emergenza. "Sono stremati dalle scosse", sottolinea uno dei soccorritori impegnati. "Abbiamo portato cibo e coperte a volontà", ha spiegato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. "Molti - ha aggiunto - sono stati quelli che hanno preferito cercare di dormire un po' nelle loro auto". Spesso non lontano dalle case danneggiate dal sisma di magnitudo 6 che ieri ha squassato Lazio, Marche e Umbria, costringendo oltre 1.500 persone a lasciare le loro abitazioni.
7.06 - Anche i VIP internazionali esprimono solidarietà per la popolazione colpita dal terremoto. Il fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha anche annunciato una visita in Italia il 29 agosto, con un incontro alla Luiss di Roma.
6.57 - Il sindaco di Amatrice, centro laziale devastato dal terremoto, ha detto all'Ansa che "cresce il numero dei morti, ad Amatrice siamo già a oltre 200".
6.21 - Il bilancio dei morti fornito dalla Protezione civile, che si basa a sua volta sui dati forniti dalle prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, è salito ad almeno 247 unità. In particolare si contano 190 morti nel Reatino e 57 nell'Ascolano.