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Conversazione con Alfredo Iannuario alla presentazione del suo ultimo lavoro "Interferenze e Risvegli"
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Alfredo Iannuario, scrittore e poeta torinese, pluripremiato, ha lavorato anni nel settore universitario e come docente negli Istituti Superiori. Lo incontro al Garden  Le Serre, a Chieri, dove ha appena terminato di presentare il suo testo “Interferenze e risvegli” (ed.Psiche 2), una raccolta di racconti che rappresentano il frutto della meditazione profonda, delle emozioni raccolte e trascese durante le esperienze esistenziali dell’autore, capaci di affascinare il pubblico presente, incantato dagli argomenti proposti dall’autore.

 

copertNelle vicende narrate è possibile infatti trovare un momento di evasione, mai scontato e volutamente simbolico, che permette di trascendere dalla frenetica realtà quotidiana, tale da condurre il lettore in una dimensione straordinariamente leggera nella sua atemporalità. Il testo presentato, non è l’unico; Iannuario si dedica da anni alla composizione letteraria. Ha scritto  numerosi articoli di critica e saggistica letteraria; in un lavoro prossimo alla pubblicazione, anche dell'immagine visiva e si è cimentato, in più di una occasione, con il romanzo storico, come nel caso di  “Gastone di Rouen, in viaggio sui sentieri del Medioevo”

(ed.Psiche 2).

 

Parlare con l’autore è un’esperienza piacevole; dalle sue parole  emerge la consuetudine ad una vita distaccata, un personaggio che tenta di liberarsi dal peso della quotidianità, liberandosi dai troppi luoghi comuni che costellano lo svolgersi delle nostre giornate.

 

“Come e quando nascono i tuoi lavori?”, gli domando non appena terminato di firmare gli autografi.

 

“Per quanto riguarda la mia esperienza narrativa, posso solamente dire che scrivo ciò che vedo quando ho gli occhi chiusi,  e il sonno non mi ha ancora preso, o mi ha appena lasciato. Ma sono sempre pronto a ricevere le fonti d’ispirazione che mi si si propongono durante l’intera giornata”.

 

“Capita infatti che vi siano alcuni momenti in cui la gabbia del pensiero ti lascia per qualche attimo la mente libera, totalmente libera, ed è proprio in questi momenti che mi possono apparire dei personaggi che magari non ho mai conosciuto, oppure che i miei pensieri richiamino immagini di ambienti che, forse,  mi sono solo sognato, oppure ho visto di sfuggita. Queste sensazioni , o i ricordi di azioni passate, questi input che ricevo, vengono subito annotati sulla mia agenda o qualsiasi pezzetto di carta, altrimenti sfuggono, se ne vanno veloci come sono arrivati. Se non li fissassi sulla carta, sarebbero perduti per sempre”.

 

"Una volta recuperate queste informazioni nella quiete del mio studio, li esamino con calma e, sovente mialf capita di legarle fra loro e di riuscire a organizzarli in un racconto compiuto,  perché questi personaggi, questi ambienti in cui li ho visualizzati, cominciano poi ad interagire fra loro, a muoversi tra loro, dando vita  ad una vera e propria storia".

 

"I miei racconti, che sono contenuti in otto-dodici pagine, come più o meno è convenzione che sia, iniziano sempre con una veloce, sintetica finestra che consente una panoramica  sull'ambiente in cui si svolge l’azione, questo affinché il lettore possa aprire la porta che lo introduce alla loro presenza.   In questo modo  gli compaiono  uno o più personaggi delineati in maniera sintetica,  sia dal punto di vista dei tratti somatici, che per quel che riguarda le loro singole peculiarità di tipo emotivo o psicologico. Successivamente, guidato dai personaggi, sviluppo l’intreccio; la storia è originata da una o più cause, si delinea lo svolgimento, che a volte imbocca una direzione tale da  sorprendere anche me, conducendo il lettore alla  inevitabile conclusione del racconto”.

 

“ La serie di racconti contenuta in “Interferenze e risvegli”, che come sotto titolo recita” Raccolta di racconti esoterici”, è nata in questo modo?”.

 

“Sì. Sono personaggi a cui ho pensato sovente; uomini e donne  legati fra loro  da una caratteristica: quella che, a un  certo punto della loro vita, capiti un episodio che interrompe la monotonia della quotidianità, infrangendo le abitudini, la noia dell’esistenza. Che, d'un tratto, si verifichi una vicenda capace di rappresentare un epifenomeno, anche sgradevole o  drammatico, oppure  piacevole. Qualcosa in grado di far traballare le sicurezze personali di modo che, tutto ciò che era consueto, si rompa e ad un certo punto deflagri”.

 

cose"Per il protagonista e per i personaggi che gli sono vicini, avviene qualcosa, un evento tale da essere germe di nuova vita, un risveglio in cui lo spirito diviene capace di risvegliare sentimenti, e capacità prima nascoste. Potenzialità latenti nel profondo di quello che è la vita materiale di tutti i giorni"

 

Alfredo Iannuario esprime questi suoi sentimenti anche attraverso liriche presentate in numerosi concorsi nazionali, in cui è risultato vincitore al massimo livello  in più di un'occasione. Composizioni che colpiscono per la loro efficacia nel riuscire a descrivere le sensazioni di meraviglia e di stupore che sorgono quando ci si interroga su quale possa essere il significato della nostra esistenza, specie nei momenti in cui vi sia un incontro casuale, un nostro interagire, anche con minuscoli esseri animati, che stabiliscono un contatto intimo con noi, chissà poi se occasionale, come accade nella poesia "Conversazione con la coccinella" che riporto per intero, tratta dalla raccolta dal titolo: "Cose trovate per via", di prossima pubblicazione e di cui vediamo la bozza della copertina disegnata dall'autore

 

 

Conversazione con la coccinella

 

Cammini con piccoli piedi fra le rughe della mano.

Sei perfetta in ogni dettaglio della tua porcellana

Che porti in fretta del dito sull'erta, del palmo sul piano,

 Ma è sul dorso che un'oscura foresta la via non ti spiana.

 

E forse il calore o della pelle qualche malia

Ti attarda ad esplorare la mano mia,

Più dell'acero riccio che con tremor di foglie ti chiama,

Più del biancospino che attira e punge chi l'ama.

 

Metafore entrambi d'esistenza: durezza e acutezza.

Ma che a te, ovetto maculato, dovrebbero dar certezza,

Più che dell'umana stirpe l'ambigua carezza.

 

Quindi, improvvisa, apri il ventaglietto delle elitre al volo

Così scompari alla mia vista prima ancora di toccar suolo,

A farmi ragionar su quanto effimero sia stato il mio ruolo.

 

 

Quale può essere dunque il significato di questo "contatto", di questa interferenza del minuto insetto con la mano del poeta? Episodio occasionale, o un fugace  incontro che porterà ad una crescita, ad un risveglio il poeta, o la piccola creatura, o entrambi? Un ottimo argomento per le nostre meditazioni quotidiane in questo periodo di vacanze in cui, forse, vi è più tempo per porsi interrogativi su argomenti che, presi dalla fretta, non troviamo mai un momento per prenderli in considerazione. Mi piace però pensare che, quella che sembrerebbe una banale interferenza, fa si che la mente si illumini ed elabori una gradevole poesia.

 

"Interferenze e Risvegli"

Raccolta di racconti esoterici

Autore : Alfredo Iannuario

ed. Psiche 2

Prezzo 13 Euro

 

 

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