Gennaio 2007 - Ottimismo del presidente del Consiglio in occasione della sua visita ad Ankara, "l'entrata nell'Unione è un obiettivo importante, ma occorre tempo e pazienza".
Quanto alla possibilità che sul percorso di Ankara verso Bruxelles possa frapporsi lo spinoso passato del genocidio armeno, Prodi si mostra pragmatico. "Io - dice - penso che le analisi sul passato, che vanno fatte, non devono essere utilizzate come strumento per le divisioni di oggi". "Il problema - aggiunge - non è riesaminare questi eventi ma lo spirito con cui si fa che deve essere costruttivo per il futuro per evitare che si ripetano".
Ed ancora: Prodi non vede come un potenziale impedimento neppure il contenzioso su Cipro che oppone duramente la Turchia alla Grecia. "L'importante - afferma - è che un problema che possiamo governare nell'ambito della cooperazione internazionale non diventi un problema emotivo che limita la soluzione di problemi più vasti".
Ed oggi, con lo stesso pragmatismo, Prodi azzera l’approccio molto benevolo tenuto nei confronti del padre padrone di ieri e di oggi della Turchia: Erdogan.
Non ci resta che rimanere in attesa degli aggiornamenti, sempre improntati al pragmatismo, che Prodi ci propinerà nei mesi, negli anni a venire.